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Más allá del trauma sociohistórico con Olga Zhukova e Iskra Babich: relectura del cine de la perestroika Fiorella Gian
INFLUENCE: INTERNATIONAL JOURNAL OF SCIENCE REVIEW Vol. 4 No. 2 (2022): INFLUENCE: International Journal of Science Review
Publisher : Global Writing Academica Researching and Publishing

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Abstract

La cinematografia della Perestrojka (e del primo periodo post-sovietico) coinvolge un terreno misto, spesso descritto come un'"onda nera" socialmente critica - chernukha; il periodo ha visto un numero senza precedenti di opere di registe donne, ancora da affrontare con borse di studio cinematografiche. Questo articolo esamina il lavoro cinematografico di Olga Zhukova (1954-), che ha prodotto cinque lungometraggi nel periodo 1990-1994. Questo articolo analizza i suoi film, non ben accolti dalla critica e accusati di essere pretenziosi e artificiosi, insieme a un altro regista sovietico, Iskra Babich (1938-2001). Riesamino la formazione del discorso cinematografico di Zhukova, concentrandomi sull'interazione tra audiovisivo e corporeo, per sostenere che le sue opere creano spazi temporali specifici che sfidano i riferimenti sociopolitici immediati forniti da narrazioni lineari apparentemente formative ed evitano le dicotomie patriarcali che supportano il quest'ultimo.